





Cavendish Road
Una segreta mulattiera alla conquista del Massiccio di Montecassino
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Durata:
4 Ore
Distanza:
Km. 6,0
Dislivello:
400 m
Difficoltà
Media
Da vedere
• Memoria a 3 bambini vittime di ordigni inesplosi
• Vallone del Dente e Madras Circus
• La Casa del Dottore,
• L’Obelisco, monumento alla Divisione Carpazia
• Il Cimitero polacco (visita finale)
• Il Cimitero Tedesco di Caira
• Il Belvedere di Monte Cairo
Itinerario Escursionistico: su sentiero di facile orientamento che richiede una discreta preparazione fisica alla camminata con salita impegnativa su terreno instabile in prevalenza roccioso.
Equipaggiamento obbligatorio: Scarponcini o scarpe da trekking; una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 l) e uno snack energetico; giacca antivento e abbigliamento tecnico in relazione alla stagione, bastoncini.
La storia del sentiero segreto
Questo percorso racconta uno dei più importanti attacchi alle difese tedesche sulla Linea Gustav durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui il Corpo D’Armata alleato, più all’avanguardia nella Campagna d’Italia, dopo lo sbarco a Salerno per la conquista di Roma, si infranse letteralmente sulle pendici rocciose delle colline di Montecassino, fin quando non ci si rese conto che la strategia migliore doveva venire da chi davvero conosceva la morfologia del territorio. Fu così che i genieri indiani prima e polacchi poi riuscirono a costruire in segreto la strada che avrebbe permesso ai mezzi corazzati di arrampicarsi su sentieri antichi.
Il piano fu elaborato dopo il fallito attacco al monastero, eravamo nel pieno della 3a battaglia di Cassino e l’operazione fu chiamata “Operazione Revenge”. Ma solo nell’ultima battaglia, durante l’Operazione Diadem, il piano ebbe la sua efficacia con l’armata polacca del Generale Anders. L’assalto finale all’abbazia si sviluppò con una classica manovra a tenaglia con un attacco corazzato proveniente dalle alture a Nord, attraverso quella che fu gloriosamente chiamata infine “Droga Polskich Saperow”.
Foto Storiche & Curiosità

I carri Sherman “Pazur” (sinistra) e “Pirat” (destra), saltarono in aria sulle mine lasciate dai tedeschi come un “gesto di addio poco prima di abbandonare il campo di battaglia”.
Soldati della 2° Brigata dei Fucilieri della 3° Divisione dei Carpazi sul versante meridionale della Collina 593.


Ciò che rimane dello Sherman di testa del 4° Reggimento Skorpion, comandato dal 2° tenente Ludomir Bialecki esploso su una serie di mine.
La Jeep Willys americana fu un mezzo molto utile sulla Cavendish Road per il trasporto dei feriti più gravi e dei soldati deceduti da portare all’ Ospedale da Campo allestito in fondo alla valle.


I generali Bronisław Duch e Władysław Anders (i primi due avanti nella foto) visitano il campo di battaglia. Nello sfondo, Albaneta Farm e un carroarmato Sherman.
Perché scegliere questo percorso:
• Per capire la storia ripercorrendo le orme degli uomini che l’hanno fatta
• Per sentire l’avventura di una conquista che è diventata una sfida tra l’ingegno militare e il cuore dell’essere umano
• Per completare il “capitolo che non è stato scritto” del libro che hai appena finito di leggere sulla Battaglia di Cassino.