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C’era una volta un’antica Città e la sua Rocca

Cassino, una città all’ombra di una Rocca medioevale ed una secolare Abbazia Benedettina.

Un piccolo “trekking-urbano” che inizia davanti la piazza del Comune di Cassino, dove un carrarmato Sherman simboleggia l’ingresso del battaglione corazzato neozelandese nella città di Cassino. Sarà un percorso attraverso il “Muro del Martirologio”, che ci trasporterà immediatamente in quella fatidica giornata del 15 marzo 1944, dove gli alleati decisero di cancellare con le bombe Cassino e conquistare la Rocca Janula e le rovine dell’Abbazia di Montecassino. Lungo la strada che porta in cima alla “Collina del Castello” si incontrano i ruderi delle case che la animano come fantasmi del passato. Un’esperienza veramente coinvolgente ed emotiva. Arrivati alla Rocca Janula si apre il percorso nella storia di un luogo che dal Medioevo fino ai fatti del 1944 ha molto da raccontare e far scoprire.

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    Durata:

    3 Ore

    Distanza:

    Km. 3,5​

    Dislivello:

    150 m

    Difficoltà

    Facile

    Da vedere
    • Carro armato americano Sherman M4
    • Cannone anticarro tedesco Pak40
    • Muro del Martirologio
    • La Memoria di Pietra
    • Zio Plat il Platano Monumentale
    • Le Sorgenti del Gari
    • Ruderi della Chiesa del Riparo
    • Il perimetro della Torre Campanaria
    • Monumento “Indian Army”
    • Ruderi della Vecchia Cassino

    Classificato come Trekking Urbano, è un itinerario su stradine e larghi sentieri di facile orientamento, non è richiesto un allenamento specifico se non quello tipico della passeggiata tra pianura e brevi tratti di salita.

    Equipaggiamento obbligatorio: Scarponcini o scarpe da trekking; una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 l) e uno snack energetico; giacca antivento e abbigliamento tecnico in relazione alla stagione.

    Un po’ di storia.


    Quel 15 marzo 1944
    Era il 15 marzo del 1944, quando le “Fortezze Volanti” sganciarono 1.200 tonnellate di bombe, a cui seguirono 250 mila colpi di artiglieria, radendo al suolo la città di Cassino nel corso della lunga battaglia lunga la Linea Gustav. Esattamente un mese prima era stata distrutta la storica Abbazia di Montecassino. Fu una tragica giornata quella del 15 febbraio 1944, in cui questo inestimabile scrigno di storia, arte e fede venne raso al suolo per mano degli stessi Alleati. Che sferrarono un cruento attacco credendo che l’Abbazia rappresentasse un caposaldo della linea difensiva tedesca. Ma si sbagliarono, e quella che misero in atto, si rivelò una sanguinosa strage ai danni di tantissimi civili, che morirono sotto le macerie.
    La Rocca Janula rappresentò, per gli alleati, la conquista simbolica della città di Cassino. I combattimenti ebbero una sola tregua, durante la quale i contendenti si aiutarono a vicenda per raccogliere i feriti scambiandosi le poche barelle o fumando insieme una sigaretta e, per questo, oggi per il mondo intero, rappresenta un monumento militare dal cuore umano.
    I soldati tedeschi rimasti in città erano 300, ben fortificati nelle cantine delle case fortificate a “case matte”, ricevettero 4 tonnellate di esplosivo a testa. La metà si salvò stabilendo il comando di compagnia in un’enorme grotta naturale, oggi conosciuta come “Grotta di Foltin” dal nome del comandante Ferdinand Foltin.

    Il nome “Janula”
    Dal latino Janua prende il significato di piccola porta, ipotizzando che in quel luogo, bordeggiato dalle mura dell’antica Casinum, dovesse aprirsi una piccola porta di accesso al sistema difensivo della città romana. Molti autori, tratti in inganno da una facile assonanza di nomi, hanno parlato di un tempio di Giano, del quale non abbiamo alcuna notizia né traccia”.

    Foto Storiche & Curiosità

    rocca cassino
    L’Abbazia e la Rocca Janula dominano la Cassino di prima dei bombardamenti. Qui si vedono i grandi palazzi del ‘900 e il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale, che ispireranno le imprendibili “casematte” delle postazioni in città dei soldati tedeschi.
    Innocui personaggi di un tempo lasceranno il posto ai “diavoli verdi” della guerra moderna. Il nucleo delle case medievali ai piedi della Rocca Janula li proteggerà con cecchini infallibili appostati dietro ogni finestra.
    personaggi
    sperone
    Lo sperone roccioso della Rocca Janula, privo di vegetazione avrà campo libero alla visuale di chiunque tenterà di conquistare il Mastio.
    Se l’Abbazia domina sulla città e le sue valli, la Rocca Janula è una vigile roccaforte, guardiana esperta di passati invasori, garantisce ai suoi piedi, lo scorrere di una vita serena all’ombra di platani secolari.
    vista
    mines
    1.200 tonnellate di esplosivo non sono bastate a mettere fuori combattimento i “diavoli verdi”. Il nucleo di difesa tra la “Grotta di Foltin” e l’”Hotel Excelsior” ha tenuto fino alla fine.
    In questa foto ricolorata, i soldati polacchi controllano le macerie di Cassino subito dopo la fine dei combattimenti. La città è irriconoscibile, polverizzata, scomparsa per sempre. Della Rocca Janula restano poche mura di un “Castello su una Collina”.
    foto ricolorata

    Perché scegliere questo percorso:
    • Per passeggiare con tutta la famiglia tra storia e natura provando ad essere in un luogo e immaginarne un altro
    • Per iniziare a fare ordine nella complicata vicenda che portò gli alleati alla decisione finale di far scomparire la città di Cassino dalla faccia della terra, per aprire la Strada alla conquista di Roma
    • Per concludere l’esperienza entrando nell’austera fortezza della Rocca Janula guardiana dei segreti e dei misteri di almeno mille anni di storia di Cassino